Pavimento in parquet: un complesso mondo da esplorare
L’utilizzo di un pavimento in parquet è sempre più comune in Italia. Questo infatti dona calore all’appartamento nonché una notevole eleganza. Ma quale tipo di materiale scegliere e soprattutto, come regolarsi tra i vari tipi di pose? Essenzialmente le due variabili principali sono:
- budget disponibile;
- gusto personale.
Andiamo ora ad analizzare più nel dettaglio di cosa stiamo parlando.
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Pavimento in parquet: i materiali
Ne esistono veramente tante qualità e per tutti i gusti (e tasche). I legni comunemente usati sono:
- rovere;
- olivo;
- noce;
- faggio (Europa);
- iroko;
- teak;
- merbau;
- afrormosia;
- doussié;
- wengé;
- cabreuva;
- padouk (Africa);
- cumarù;
- jatobà (Brasile).
In fase di progettazione sarà possibile anche utilizzare legni differenti giocando molto con le loro sfumature di colore. Sarà possibile infatti creare anche veri e propri effetti ottici.
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Pavimento in parquet: la posa
L’artigiano incaricato di effettuare la posa passerà uno speciale collante sul pavimento prima dell’assemblaggio. Questi professionisti dovranno essere esperti ed estremamente precisi. Basteranno anche errori minimi perché il pavimento si alzi, gonfiandosi, in brave tempo.
Facciamo però un passo indietro. In fase di progettazione i tipi di posa sono veramente molti. Dai più classici (ed economici), ai più complessi (e costosi). Ecco quali sono:
- dritta accostata;
- cassero regolare;
- dritta a tolda di nave;
- spina di pesce italiana;
- spina di pesce ungherese;
- posa a canestro;
- posa a cubo;
- intrecciato;
- spina traversa.
In realtà le combinazioni possono essere praticamente infinite. Alcuni artigiani molto esperti possono dar vita infatti a veri e propri mosaici, giocando con forme, intrecci e materiali.
Posa dritta accostata
Questa richiede assi di larghezza e lunghezza costanti. In questo modo ogni asse viene affiancata alla precedente a comporre una fila che sarà poi parallela alla precedente e alla successiva. Si otterrà quindi una posa, geometrica, precisa, regolare e allo stesso tempo tiene vive le venature naturali del legno.
Posa a cassero regolare
Anche questo sistema di posa consente di disegnare geometrie molto regolari e moderne. In questo caso si utilizzano assi a larghezza e lunghezza costanti, che solitamente vengono disposte nel senso della lunghezza così che tutti gli incastri di testa corrispondano. Vengono formate righe alternate e sfalsate. Si adatta ad ogni tipo di pavimento e la posa non è molto difficile.
Posa a dritta a tolda di nave
Questa è di solito la modalità di posa più utilizzata. E’ in pratica,considerato lo standard di riferimento. Ha un costo decisamente più basso ed è adatta per tavole di dimensioni generose. Queste inoltre possono essere di varie misure. Quelle più corte solitamente verranno usate come base di partenza per la posa. Le assi di media lunghezza servono per movimentare meglio la trama, sfalsando la regolarità delle linee.
Spina di pesce italiana
In questa tecnica i listoni (di dimensioni uguali) vengono posati in opera con un angolo di 90°. La testa di un’asse di appoggerà sul fianco di un’altra asse. E’ consigliata questa posa quando ci si hanno ambienti di dimensioni ridotte. Questa trama li farà percepire più ampi. Tutte le pose a spina richiedono molto più tempo di una posa diritta. I tempi di consegna saranno circa tre volte più lunghi.
Spina di pesce all’ungherese
Chiamata così perché diffusa tra le prestigiose dimore nobili e borghesi dell’Europa del XVII e XIX secolo. In questo caso le teste dei listoni vengono tagliate a 45°. Questo comporta un aumento dei costi di materiale.
Pavimento di parquet a canestro
Posa molto particolare ed elegante. Questa è realizzabile solamente dagli artigiani più esperti. La posa a canestro prevede un intreccio tra dei listelli che abbracciano un esagono centrale. Era molto utilizzato anni fa in veneto.
Pavimento in parquet con posa a cubo
Ugualmente alla tecnica precedente, ha bisogno di un artigiano molto esperto. Permette di donare all’ambiente un notevole effetto tridimensionale. L’opera è composta da tre rombi che, accostati formano dei cubi. Il pavimento sembra quasi cambiare a seconda dell’angolazione dalla quale lo si guarda.
Posa ad intreccio
Questa tecnica dona un’aria quasi medioevale all’ambiente. Molto adatto ad ambienti rustici e di montagna. Giocando con i colori dei listelli sarà possibile creare un’illusione ottica, come se dei nastri si intrecciassero tra loro. Per approfondire leggi: case di legno.
Pavimento in parquet: altri tipi di pose
Come accennato sopra le possibilità sono pressoché infinite. D’altra parte solo la fantasia potrà porre dei limiti. Tuttavia, più la trama sarà complessa più serviranno artigiani esperti e soprattutto, soldi da spendere. Ci possiamo fare un’idea per esempio, effettuando una ricerca su google scrivendo: “pavimenti parquet Versailles“. Sbizzarritevi!
Conclusioni
Ovviamente si arriva ad una semplice conclusione. Più il materiale è pregiato più il costo aumenterà. Stesso dicasi per la complessità della posa. Inoltre in questo caso bisogna assicurarsi di trovare un artigiano con anni di esperienza. Tuttavia il risultato finale sarà sicuramente sbalorditivo.
Se invece vuoi vedere altri tipi di pavimentazione ti invitiamo a leggere qui: Pavimenti in marmo – pavimenti in granito – piastrellisti.
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