Realizzare un pozzo? La guida completa
In questo articolo si cercherà di spiegare cosa si deve fare per realizzare un pozzo. Che differenza c’è tra un pozzo artesiano e uno freatico, quanto costa realizzarlo e che autorizzazioni occorrono.
Che cos’è un pozzo artesiano
Questo è un pozzo naturalmente affluente quindi non ha solitamente bisogno di mezzi meccanici per l’estrazione dell’acqua. Questo avviene perché attinge l’acqua da falde dette artesiane. Esse consistono in uno strato d’acqua profondo dove il flusso idrico avviene grazie alla pressione da parte dei due strati impermeabili che delimitano la falda. Questi pozzi sono solitamente piccoli e molto profondi (100 metri circa). Solitamente l’acqua prelevata è potabile in quanto essendo molto profondo esistono minori rischi di contaminazione.
Cos’è un pozzo freatico
Questo pozzo attingerà invece da una falda detta freatica, non in pressione. L’acqua quindi dovrà essere estratta tramite mezzi meccanici o pompe sommerse. E’ di dimensioni maggiori rispetto al pozzo artesiano ed ha una profondità che raramente supera di 20 metri. La portata è maggiore ma l’acqua estratta non sarà potabile. Sono usati infatti per irrigare o ad uso anti incendio.
Quando e perché realizzare un pozzo
I motivi possono essere molteplici:
- risparmio economico a lungo termine;
- problemi di approvvigionamento idrico;
- case isolate.
I costi di realizzazione di un pozzo solitamente vengono ammortizzati in bolletta dopo i primi 3 anni. Questi dipendono dalla profondità di scavo, l’eventuale pompa sommersa e dalle spese legali. Per quanto riguarda la pompa sommersa esistono in commercio anche possibilità di integrarle con dei pannelli solari in modo da massimizzare il risparmio energetico.
Un altro classico esempio potrebbe essere la realizzazione di una baita in legno persa tra i monti. Difficilmente il servizio idrico arriverà ed ecco che il pozzo sarà un’ottima soluzione per l’approvvigionamento idrico. L’alternativa potrebbe essere la realizzazione di un serbatoio idrico che andrà però comunque, rifornito costantemente. Non è da escludere però la realizzazione di entrambi i sistemi.
Realizzare un pozzo: cosa dice la legge?
Premesso che tutte le acque superficiali ed sotterranee appartengono allo stato, ci sono vari iter da seguire molto attentamente. Intanto la prima distinzione da farsi è se il pozzo sarà ad uso domestico o ad uso non domestico.
Pozzo ad uso domestico
In questo caso l’acqua viene usata esclusivamente per i piccoli fabbisogni del proprietario o dell’utilizzatore, come ad esempio:
- consumo e igiene;
- innaffiare orti;
- utilizzo di acqua per l’abbeveraggio di animali da cortile e bestiame, esclusa qualsiasi attività di allevamento finalizzata alla commercializzazione del bestiame e dei derivati;
- uso di cantiere su terreni edificabili.
Pozzo ad uso non domestico
In questo caso l’acqua viene impiegata per un’attività capace di produrre reddito. I seguenti usi ne sono un esempio:
- acquedottistico;
- agricolo e irriguo;
- allevamento ittico e di bestiame;
- geotermale e geotermico;
- industriale;
- ricreativo.
Autorizzazioni per realizzare un pozzo
Le acque sia sotterranee che in superficie ricordiamo, sono di proprietà dello stato. Detto questo però l’acqua sotterranea per gli usi domestici potrà essere prelevata liberamente, senza il pagamento di alcun canone. Questo significa che, chi intende scavare un pozzo nel proprio terreno, potrà farlo senza dover pagare l’acqua estratta.
Da qui a dire che l’iter è facile però ce ne passa un po’. Purtroppo in Italia ogni regione ha le proprie disposizioni e bisogna verificarle ogni volta. In linea di massima però questi sono i passaggi da fare:
- verificare ufficio tecnico comunale che la propria zona non sia soggetta a vincoli idrogeologici;
- chiedere le autorizzazioni relative alla costruzione del pozzo;
- inviare la comunicazione di voler realizzare un pozzo;
- allegare una planimetria dov’è segnato il punto in cui si vuole realizzare il pozzo e una copia dell’atto di proprietà;
- l’impresa che esegue i lavori dovrà rilasciare un documento di avvenuta perforazione, avendo cura di dichiarare la natura del pozzo e del terreno;
- presentare al comune di appartenenza necessario la S.c.i.a. che comunichi l’inizio dei lavori.
Se il pozzo si trova in un’area protetta, occorre anche il parere della regione di appartenenza.
L’autorizzazione, ha una durata di un anno, prorogabile di ulteriori sei mesi.
Le autorizzazioni relative al pozzo sono da richiedere anche per quanto riguarda l’utilizzo dell’acqua. Ogni anno va inoltrata all’organo che ha rilasciato l’autorizzazione la dichiarazione sul volume d’acqua prelevato. Il prelievo rimane comunque gratuito.
Pulizia e manutenzione del pozzo
I pozzi richiedono, anche se la necessità non è frequente, una specifica manutenzione. Possono infatti verificarsi fenomeni di deterioramento della qualità delle acque che diventeranno torbide. Possibile anche una fuoriuscita di cattivo o un insufficiente produzione d’acqua. Questi eventi sono in genere causati da insabbiamenti, ostruzioni, eventi corrosivi o formazioni di depositi e incrostazioni nell’impianto.
La purezza e salubrità dell’acqua è fondamentale. La manutenzione di tutti gli impianti di approvvigionamento idrico deve essere eseguita da esperti. ripristinare la funzionalità e la salubrità di un pozzo domestico per l’approvvigionamento d’acqua comporta l’intervento da parte di professionisti altamente specializzati e dotati di attrezzature ben precise.
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