Piscine: progettazione, vendita, assistenza e manutenzione.

Avere una piscina nel proprio giardino è un sogno di molti. Spesso però si può essere spaventati da costi e normative vigenti. In questa breve guida si cercherà di fare un po’ di luce su cosa scegliere e come farlo.

Tipi di piscine

Le tipologie di piscine esistenti sono numerose e per tutti i gusti.

  • vetroresina;
  • cemento Armato;
  • in Acciaio;
  • interrate;
  • piscine Prefabbricate;
  • biopiscine;
  • minipiscine.

La scelta potrà ricadere su una di queste a seconda di spazio disponibile, esigenza e budget. In questa guida si andrà ad approfondire sopratutto l’argomento delle biopiscine.

Normative vigenti per la costruzione di una piscina

Che permessi servono per costruire una piscina?

Per la realizzazione di piscine, in base al testo unico dell’edilizia 2001, è necessario presentare una dichiarazione di inizio attività al comune, compilata da un professionista abilitato incaricato dal cliente. A questo punto è sufficiente che trascorra un periodo di 30 giorni al termine del quale, se non vi sono obiezioni da parte del Comune, è possibile procedere con i lavori. Possono pero’ esistere procedure differenti a seconda del piano regolatore varato dal Comune di appartenenza: informarsi sempre presso l’ufficio tecnico comunale, tramite il proprio progettista incaricato, sulla possibilità di costruire la piscina e su eventuali vincoli imposti dal piano regolatore.

Il tecnico dovrà verificare inoltre se esistono vincoli di tipo paesaggistico o protezione del territorio da parte delle Belle Arti. Per le piscine interne può essere richiesto il permesso di costruzione con tempi d’attesa di circa tre mesi.

L’azienda si occupa anche di fornire supporto per i Permessi?

Il cliente dovrà incaricare un proprio geometra o progettista per la gestione della parte burocratica. Il Concessionario può comunque supportare dando informazioni utili che dovessero servire al progettista per procedere con le richieste.

L’abitazione passa nella categoria di Lusso?

A regolare la definizione delle abitazioni di lusso è il Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici del 2 Agosto 1969. In base a tale decreto, soltanto una piscina che supera gli 80 mq di superficie potrebbe far subire una variazione sulla classificazione catastale a casa di lusso. Se la piscina è di dimensioni inferiori agli 80 mq oltre a tale parametro l’abitazione, per essere considerata di lusso, deve presentare almeno altri 4 requisiti, tra una serie di elementi da verificare presso l’ufficio tecnico comunale (es: superficie abitazione superiore a 160mq, superficie terrazze superiore a 65 mq, presenza di ascensori-montacarichi, presenza di rivestimenti con materiali pregiati, presenza di decorazioni pregiate, …).

In conclusione quindi, la costruzione di una piscina a servizio di una abitazione potrebbe modificare la categoria catastale della abitazione se:

  • ha una superficie superiore a 80 mq;
  • ha una superficie inferiore a 80 mq e sono presenti almeno tre situazioni tra quelle descritte nella tabella sopra riportata.

Piscine private o ad uso collettivo, cosa cambia?

Norma UNI EN 16713: 2016 parti 1-2-3 – Piscine domestiche: La normativa UNI del 2016 ha definito precisamente le caratteristiche degli impianti piscina a seconda della destinazione d’uso. All’interno della normativa, è possibile consultare una tabella ove sono indicate le regole generali da seguire in relazione alla classificazione delle piscine.E’ da tenere in considerazione che in Italia ogni Regione ha emanato un regolamento locale che recepisce la normativa in modo personalizzato; per avere la certezza delle regole, oltre alla normativa UNI 10637 del 2016, è necessario consultare il sito della Regione ove deve essere realizzata la piscina.

Le piscine ad uso pubblico sono tutte quelle per alberghi, club, residence, centri fitness, villaggi turistici, agriturismi, campeggi, impianti comunali, ecc.

Piscine biologiche, cosa sono e perché sceglierle

Le piscine bio sono un’alternativa ecologicamente valida perché permettono con un sistema di filtraggio biologico, di mantenere pulita e trasparente l’acqua, Queste tipologie di piscine permettono di integrare tutta la struttura con l’ecosistema circostante.

Il filtraggio dell’acqua sarà affidato a piante in alternativa ai classici sistemi chimici. Questa pratica era conosciuta fin dai tempi della Roma antica.

Costi e benefici

I costi non sono molto più alti di quelli di una normale piscina. Il beneficio principale però sarà quello di non dover svuotare tutto il bacino per la manutenzione stagiona. Da non sottovalutare poi la bellezza oggettiva. Esse risultano inoltre belle durante tutto l’anno a dispetto delle piscine tradizionali infatti non dovranno essere svuotate e coperte nella stagione fredda.

biopiscina

Un esempio di bio piscina

In conclusione, il costo di una piscina è estremamente variabile. Molto dipende ovviamente dalle dimensioni ma in linea teorica, si parla di 250 euro a metro quadro.

Ovviamente come in ogni settore edile gli optional incideranno molto su questa stima. Con servizi.lazio.it potrete avere un preventivo assolutamente senza impegno e gratuito per avere una risposta a tutte le nostre domande.